Io in 100 metri (ci provo, le distanze corte non sono il mio forte)

Una vita che corro, in tutti i sensi, e ancora non mi sono stancata.

Corro di città in città, di lavoro in lavoro, di affetto in affetto; corro con il cervello, di pensiero in pensiero, così tanto e così forte, che spesso la lingua non sta dietro al movimento.

Corro di interesse in interesse, qualcuno dice che è tipico dei Gemelli, che si appassionano di tutto per poi mollarlo dopo averlo assaggiato.

Non per ultimo corro per chilometri sulla strada, sui sentieri, ovunque abbia un paio di scarpe da running con me.

Quando mi fermo? Quando cerco di fare il punto della situazione, sgrano bene gli occhi, metto in pausa la materia grigia e mi trovo davanti ad una tastiera, con una penna in mano, o ancora meglio, con l’occhio puntato nel mirino della mia reflex.

Questa è l’arte di correre.

2 thoughts on “Io in 100 metri (ci provo, le distanze corte non sono il mio forte)

    • Che caspita, sarebbe un incontro fenomenale, sul fil odella schizofrenia per chi ascolterebbe i nostri discorsi. Comunque gran stima, per quelle come te, che hanno la creatività “nelle mani” ;)

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