Due volte la prima volta

Emozionata, adrenalinica, preoccupata.

Gli elementi della prima volta [di una Mezza Maratona, ve lo dico subito così nessuno parte con il viaggio] ci sono tutti. Non ho la febbre, per ora non ho le guance rosse e la lingua felpata, ma credo di avere un guizzo che mi si accende negli occhi al solo pensiero. Domenica 15 Settembre sono di nuovo in gara. Nella città in cui tiro a campare, sbevazzando qua e là e cercando di costruirmi la reputazione di una runner impegnata e seria.

2011-2012-2013. Questa corsa, nel 2011, è stato il motivo per cui mi sono detta: “Uh quanta gente che corre. Anche gente improbabiluccia, mi pare. Macchecavolo, vuoi che io non riesca ad arrivare in fondo a 21km?!” E così ho iniziato ad allenarmi. Nel 2012 ho lasciato il mio miglior tempo su questa distanza. Ora, potrei anche lasciar spazio a un minimo di ansia da prestazione, ma proprio non ne ho le forze. Sono sempre stata convinta che il mio vero motore sia sorpassare me medesima facendomi il dito medio a qualche gara, ma mi piace scendere in campo alla pari l’una contro l’altra. Stavolta proprio non vedo la possibilità di farlo …andare a riprendere quel PB e, appunto sfanculeggiarmi, con soli 2 mesi di allenamento decenti sulle gambe e basta è un po’ pochino.

Anzi, a dire il vero la mia vera preoccupazione, che credo mi faccia salire questo misto di ansia shackerato ad adrenalina, è che in fondo a questi 21km ci devo poi sempre arrivare, possibilmente evitando di farlo a balla di fieno in mezzo al far west.

Ci sono alcuni aspetti, alcuni elementi che mi posso aspettare domenica, che mi rassicurano molto, ad esempio la presenza di un sacco di amici che corrono (tower77pr, viverestanca, … posso metterci anche il Giannone Morandi nazionale? Dai, che in fondo lui è un po’ amico di tutti :) ) e che non corrono (ex coinqui, cugina, compagni di bevute, ecc). Cioè, in fondo mi dico che quando intorno a te hai delle certezze, non puoi vacillare.

Poi però quando mi ritrovo a dire al mio coach che “sono un po’ emosionata” e lui mi risponde “per forza, è come se fosse la prima volta di nuovo!” ecco, un po’ mi si aggrovigliano le budella. Che spero, prego, supplico (per Vespasiano e per tutti i santi – se ci sono – protettori dell’intestino, delle mucose dello stomaco, del retto, …) di non lasciarmi in braghe, nel vero senso della parola.

So che il mio fisico non è ancora pronto a ri-correre così tanti km. Lui non è che ci va molto per il sottile a dirmi le cose, pane al pane, vino al vino. Appena oso un po’ di più, sento tirare da giù la catena, con una serie di improperi tipo “che-cavolo-stai-FACENDO-Willy”. Anche stamattina, per dire. Ed erano solo 10km.

Quindi, per una volta, proverò le stesse cose del protagonista de “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo” (ecco, se non lo avete mai letto, fatevi questo trip low cost perché ne vale la pena). Da capo, un’altra volta, diversamente.

Ok.

(Ri) Partiamo.

5 thoughts on “Due volte la prima volta

  1. Pingback: La mia RunTuneUp e la mia prima mezza maratona - Il blog di un torinese qualsiasi | Il blog di un torinese qualsiasi

  2. beh, quindi? Corsa? Com’è andata? Tempo fa leggevo di un infortunio su queste pagine, ora leggo di una mezza da correre. Per ora io sono all’infortunio, spero di riprendere presto e di finire come stai finendo te ;)

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