La regina della pista

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Beh mi pare un po’ tardino per dare il Buon Natale qui sul blog.
Quindi BUON NATALE!
In terra di Romagna, nulla cambia e devo dire che a volte le certezze sono necessarie.

E per certezze non intendo solo la messa di mezzanotte, la corsa la mattina di Natale con la famiglia che smoccola aspettandomi per mangiare i capelletti, (ormai una tradizione anche questa), i cappelletti della Gemma con brodo di cappone (allevato dalla Gemma stessa) di quelli che … vabbè manco c’è bisogno di descriverlo.

La certezza che mi attende nella mia città, è quella di sapere che quando torno, c’è sempre una pista di atletica in forma smagliante aperta per me. E malgrado possa accedervi raramente, vista la mia latitanza da qua, devo dire che è sempre un tuffo al cuore uscire durante le “vacanze” di Natale, dirigersi verso il parco e poi procedere fino ad arrivare al cancello del Campo Sportivo e trovarlo aperto.
Poter entrare e sentirsi “a casa”, facendo le ripetute in una pista immersa nella nebbia, dove dopo pochi minuti anche l’unico bipede che si sta allenando abbandona e mi lascia libera di esserne la regina. Io mi sento proprio così, la regina della pista, anche se poi in pista sono una schiappa.

Potersi concentrare su quei cerchi, ripetendoli per X volte e permettersi il lusso di sdraiarsi, esauste, in mezzo alla pista, mentre il fumo si alza dal corpo in mezzo a quella nebbia che comunque cerca di inglobarti. Ecco a me tutto questo mi fa sentire proprio fortunata. Robe che mi gasano così tanto, che anche dopo essermi sparata quei 25’ di ripetute, con stramazzamento al suolo, ho realizzato il tutto e mi sono rialzata per poi rientrare ad un ritmo assurdo verso casa.
Dove ovviamente mi aspettavano lauti pranzi e docce calde a completare degnamente i miei allenamenti.

Eh sì, il Natale a casa sa sempre di buono.

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